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Bullismo e cyberbullismo: una sfida globale che richiede azioni concrete

Il bullismo e il cyberbullismo rappresentano sfide cruciali in tutto il mondo, minacciando il benessere fisico e psicologico di milioni di bambini e adolescenti. 

Si stima che un terzo degli studenti tra i 13 e i 15 anni abbia vissuto episodi di bullismo, con 246 milioni di giovani che subiscono violenze o molestie a scuola ogni anno, secondo le statistiche delle Nazioni Unite.

Questo problema non si limita alla violenza fisica, ma si estende anche alla sfera digitale, con il cyberbullismo in aumento, soprattutto nei paesi industrializzati, dove le percentuali di vittime minorenni variano tra il 5% e il 20%.

Le conseguenze per le vittime sono devastanti: depressione, ansia, problemi di autostima, e persino pensieri suicidi. Gli effetti negativi possono estendersi fino all’età adulta, influenzando la capacità di costruire relazioni, raggiungere obiettivi educativi e mantenere la stabilità psicologica. Tuttavia, non sono solo le vittime a subire ripercussioni: anche i perpetratori rischiano di sviluppare comportamenti antisociali che possono sfociare in criminalità.

In Italia, il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è particolarmente diffuso nelle aree più disagiate, colpendo più frequentemente le ragazze tra gli 11 e i 17 anni. I dati ISTAT indicano che poco più del 50% dei giovani ha subito episodi di violenza o vessazione negli ultimi 12 mesi, e il 63,3% è stato testimone di tali atti. Il cyberbullismo ha colpito il 22,2% delle vittime di bullismo, con il 5,9% che ha subito episodi ripetuti.

La risposta italiana: una base solida, ma da rafforzare

L’Italia è stato il primo paese europeo ad adottare una legislazione specifica contro il cyberbullismo, con la legge n.71 del 2017 che ha introdotto misure a tutela dei minori.

Questo approccio ha privilegiato la mediazione, la sensibilizzazione e l’educazione come strumenti principali. Tuttavia, l’evoluzione costante del fenomeno richiede ulteriori miglioramenti per garantire una protezione più efficace.

L’UNICEF Italia propone alcune azioni per rafforzare la lotta contro il bullismo e il cyberbullismo:

  • sensibilizzazione delle famiglie e delle comunità con programmi di supporto alla genitorialità.
  • raccolta di dati affidabili per monitorare meglio il fenomeno.
  • consolidamento delle leggi a livello nazionale e locale per proteggere i minorenni da tutte le forme di violenza.
  • formazione continua per educatori e operatori sociali.
  • rieducazione dei colpevoli e miglioramento dell’assistenza alle vittime.
 

Implicazioni socio-economiche

Gli episodi di bullismo e cyberbullismo non solo danneggiano il benessere individuale, ma hanno anche un impatto negativo sull’istruzione e sul sistema economico.

Le vittime spesso sperimentano difficoltà nell’apprendimento, con un conseguente aumento del rischio di abbandono scolastico e di peggioramento delle prospettive lavorative future.

Per i perpetratori, il rischio di aggravamento dei comportamenti antisociali rappresenta una minaccia per la sicurezza sociale.

Lotta al bullismo e al cyberbullismo significa, quindi, non solo proteggere i singoli, ma anche investire nel futuro di una società più equa e sicura.

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Lotta  al bullismo e cyberbullismo vuol dire investire nel futuro di una società più equa e sicura

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