Butterfly

Butterfly e Axios insieme contro il bullismo

Nuova e significativa partnership con Axios Italia Service Axios Italia Service, da sempre all’avanguardia nelle soluzioni digitali per le scuole italiane, è partner con Laser Romae, per portare nelle scuole la soluzione Butterfly, la piattaforma online innovativa interamente dedicata alla segnalazione sicura e anonima di episodi di bullismo e cyberbullismo a scuola. Come Butterfly Trasforma la Sicurezza Scolastica Processo di Segnalazione Intuitivo: un questionario guidato facilita la raccolta delle informazioni necessarie. Supporto Documentale: è possibile allegare documentazione, come screenshot, un’opzione preziosa per i casi di cyberbullismo. Comunicazione Diretta e Protetta: la piattaforma offre la possibilità di aprire una chat diretta con il docente referente del team antibullismo della scuola. Tracciabilità in Tempo Reale: lo stato di ogni segnalazione può essere monitorato in tempo reale, fornendo trasparenza e rassicurazione.   Questo sistema è stato pensato per rafforzare la collaborazione tra studenti, famiglie e scuola, promuovendo attivamente un ambiente scolastico più sicuro e sereno per tutti i soggetti interessati. Tecnologia Affidabile ed Integrata La tecnologia alla base di Butterfly è OpenBlow, sviluppata da Laser Romae in collaborazione con ANAC, per la gestione di segnalazioni di illeciti nella Pubblica Amministrazione. Ogni Istituto scolastico che attiverà Butterfly disporrà di una versione personalizzata della piattaforma, direttamente integrata nell’interfaccia della Scuola Digitale di Axios, che garantirà la gestione delle segnalazioni in maniera centralizzata e intuitiva. Agli studenti è riservato un accesso individuale ed esclusivo, mentre i docenti disporranno di un pannello di controllo specificatamente dedicato. La segnalazione di atti di bullismo e cyberbullismo a scuola è garantita in modo sicuro: può avvenire sia in forma anonima che nominativa, e sarà sempre gestita direttamente dal referente per il bullismo nominato dal Dirigente Scolastico. Quest’ultimo, infatti, essendo il punto di riferimento nella scuola per tutte le segnalazioni di questo tipo, ha tra l’altro il compito di: Accogliere e registrare la segnalazione. Indagare a fondo su quanto accaduto, raccogliendo tutte le informazioni necessarie. Attivare il protocollo anti-bullismo della scuola, che delinea i passi da seguire. Intervenire con le azioni più appropriate. Queste possono variare da colloqui di chiarimento e percorsi educativi a misure disciplinari. Nei casi più gravi, il referente può coinvolgere anche le famiglie o, se necessario, le autorità esterne (come la polizia o i servizi sociali). Garantire la massima riservatezza e la tutela della privacy di tutte le persone coinvolte, specialmente della vittima. L’obiettivo è creare un ambiente scolastico sicuro e protetto, dove ogni studente si senta libero di segnalare qualsiasi comportamento di bullismo, sapendo di essere ascoltato e aiutato. Con questa partnership, Axios e Laser Romae uniscono le proprie competenze e la visione condivisa per offrire alle scuole italiane uno strumento concreto, sicuro e innovativo nella prevenzione e gestione delle new addiction anche digitali. Condividi sui social “Due aziende con competenze e visione condivisa“ Condividi sui social “Il ragazzo dai pantaloni rosa ripercorre la tragica vicenda di Andrea, vittima di bullismo e cyberbullismo, che si tolse la vita il 20 novembre 2012“

La vita, il bullismo e l’assenza: riflessioni sul film Il ragazzo dai pantaloni rosa

La vita, il bullismo e l’assenza: riflessioni sul film Il ragazzo dai pantaloni rosa Un film che inizia con la nascita, simbolo universale della vita, e si chiude con il suicidio di un ragazzo di appena 15 anni, Andrea Spezzacatena, lascia lo spettatore senza fiato, costringendolo a riflettere su quanto sia fragile il confine tra normalità e tragedia. Il racconto di una storia vera l suo caso è tristemente noto come il primo in Italia in cui queste forme di violenza hanno portato al suicidio di un minorenne. La quotidianità di Andrea è quella di un adolescente brillante: un ragazzo pieno di talento, vitalità e passione. Ma questa ricchezza personale diventa il motivo scatenante di una cattiveria inspiegabile. L’incidente domestico che dà il via al dramma sembra una banalità: un lavaggio sbagliato tinge di rosa i jeans rossi che Teresa, la madre di Andrea, gli aveva regalato. Nonostante ciò, Andrea decide di indossarli per andare a scuola, consapevole ma forse non del tutto preparato ad affrontare i bulli che già lo perseguitavano con insulti omofobi. Gli insulti si trasformano in una violenza digitale ancor più spietata: una pagina Facebook creata appositamente per deriderlo diventa il luogo in cui l’odio trova la sua cassa di risonanza. Il bullismo come veleno invisibile Il bullismo e il cyberbullismo si insinuano nella vita di Andrea come un veleno silenzioso, penetrando nella sua quotidianità e nei contesti fondamentali della sua esistenza: famiglia, scuola, social network. È una macchia che si espande e che si nutre dell’assenza di adulti consapevoli e presenti. In questa storia, gli adulti sono troppo spesso figure marginali. La madre Teresa e la nonna sono tra le poche eccezioni, ma la loro intuizione del disagio di Andrea non basta a salvarlo. Il film ci mostra come l’assenza di dialogo, attenzione e intervento possa trasformare una situazione già fragile in una tragedia irreparabile. La riflessione necessaria Il bullismo non si cura, si previene, e ogni omissione, ogni mancanza di attenzione può diventare fatale. Le parole hanno un peso e un potere. Teresa Manes, madre di Andrea, ha trasformato il suo dolore in una missione, dedicando la sua vita a sensibilizzare giovani e adulti sull’uso consapevole delle parole. Con il suo libro Andrea, Oltre il Pantalone Rosa e il suo impegno instancabile, ha mostrato che anche nel dolore più profondo si può trovare la forza di cambiare le cose. Condividi sui social “Il ragazzo dai pantaloni rosa ripercorre la tragica vicenda di Andrea, vittima di bullismo e cyberbullismo, che si tolse la vita il 20 novembre 2012 ” Condividi sui social “Il ragazzo dai pantaloni rosa ripercorre la tragica vicenda di Andrea, vittima di bullismo e cyberbullismo, che si tolse la vita il 20 novembre 2012“ “Andrea non è solo un nome: è un simbolo di tutti quei ragazzi che affrontano la crudeltà del bullismo e il peso del silenzio.”