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Il Web come Luogo di Rischio: La Percezione della Gen Z sulla Violenza Online

La crescita dell’uso di internet ha aperto nuove opportunità e, allo stesso tempo, ha esposto i giovani a rischi significativi di violenza, in particolare attraverso il fenomeno del cyberbullismo.

Un’indagine recente realizzata da Terre des Hommes, insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo, ha analizzato come la Generazione Z percepisce il web come un ambiente pericoloso e le sue opinioni su come mitigare questi rischi.

Il Web: terzo posto più pericoloso

Secondo i dati raccolti, il 66% dei giovani ritiene che dopo la scuola, il web rappresenti il luogo più probabile per essere vittime di violenza.

Questo dato è particolarmente rilevante considerando che il 39% delle risposte in generale e il 36% delle risposte delle ragazze collocano internet come il terzo posto più pericoloso, superato dalla strada e, nel caso di chi si definisce non binario, anche dalla famiglia.

Le principali preoccupazioni riguardano il cyberbullismo, identificato dal 56% come il rischio più grande, seguito dal revenge porn (45%), il furto d’identità e la perdita della privacy (entrambi al 35%), l’adescamento da parte di estranei (35%), le molestie (30%), lo stalking (23%), l’alienazione dalla vita reale (25%), e il sentirsi emarginati o soli (6-9%).

Questi dati riflettono una percezione diffusa tra i giovani che il web sia un luogo dove la sicurezza personale può essere compromessa in diverse forme.

Di fronte a queste preoccupazioni, il 60% dei giovani intervistati ritiene che una maggiore regolamentazione del web sia essenziale per prevenire la violenza online.

Questa opinione evidenzia un desiderio diffuso tra i giovani di proteggere se stessi e i propri coetanei da rischi potenziali, pur mantenendo un equilibrio con la libertà personale. Solo l’8% vede un rischio per la propria libertà personale in caso di maggiore regolamentazione, mentre il 30% ritiene che ciò non porterebbe a cambiamenti significativi in termini di protezione.

Prospettive future

Illustrazione delle strategie educative e gli interventi politici

La percezione della Gen Z del web come un ambiente pericoloso sottolinea la necessità di strategie educative e interventi politici mirati.

Educare i giovani su come navigare in modo sicuro online, promuovere l’uso consapevole della tecnologia e implementare politiche di sicurezza digitali efficaci sono passi cruciali per proteggere la prossima generazione.

È fondamentale un dialogo continuo tra istituzioni, educatori, genitori e giovani stessi per sviluppare soluzioni efficaci che bilancino la protezione degli utenti online con il mantenimento della libertà individuale e dell’innovazione digitale.

Solo così il web potrà davvero essere un ambiente sicuro e inclusivo per tutti.


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